Dottoressa Francesca
Romana Rossetti

Protesi Spalla

Spalla

Protesi Spalla - Spalla

La spalla ha una capacità unica di movimento frutto di una azione sinergica di varie componenti articolari e delle parti molli, legamenti tendini e muscoli, che la circondano. La complessità di tale articolazione ha permesso solo di recente il raggiungimento di buoni risultati nella sostituzione protesica di tale articolazione.

La necessità di una sostituzione totale di una spalla inoltre non si presenta così spesso come quella di una sostituzione totale di una anca o di un ginocchio, anche se molte sono le artropatie che possono portare ad una degenerazione dell’articolazione scapolo-omerale ciascuna con caratteristiche diverse: l’artrosi post-traumatica, l’artrosi secondaria a lesione della cuffia dei rotatori, l’artrite reumatoide, ecc.

Pertanto quando si programma una protesi di spalla occorre effettuare una attenta valutazione dei rapporti articolari, dell’integrità della capsula articolare e delle strutture muscolari, in particolari della cuffia dei rotatori e del deltoide, infine una valutazione del paziente e della sua disponibilità a collaborare nella riabilitazione.

L’indicazione principale all’artroprotesi di spalla è ildolore da incongruenza articolare che non risponde ad altre forme di trattamento conservativo, come il riposo, gli anti-infiammatori o limitate infiltrazioni intrarticolari; la riduzione del range di movimentorappresenta una indicazione meno frequente per la sostituzione protesica, poiché il recupero del movimento attivo è meno prevedibile del miglioramento sintoma dolore.

Anche per la protesi di spalla diversi sono i modelli proposti, i più utilizzati sono i modelli anatomici necessitano di una accurata ricostruzione ed integrità delle parti molli. In caso di lesione più o meno ampia della cuffia dei rotatori è opportuno ricorrere alle protesi inverse che permettono un recupero assolutamente valido della articolarità.

La via chirurgica è anteriore l’incisione inizia al di sotto della clavicola e si porta distalmente verso il terzo prossimale del braccio. La riabilitazione per un completo recupero può raggiungere i tre mesi.

  • Fase Pre-Operatoria
  • Fase Post-Operatoria

Il paziente va preparato accuratamente da una equipe composta da: a) Internista b) Cardiologo c) Angiologo d) Anestesista Quest’ultimo deve chiarire al paziente le varie tecniche possibili e decidere con lui se sia meglio ricorrere ad una anestesia generale o ad una periferica. Sarà importante decidere se ricorrere ad una protesi anatomica o, nel caso la cuffia dei rotatori non sia più efficente, ad una protesi inversa. I tempi chirurgici dei due impianti sono sovrapponibili e la efficenza di recupero articolare molto simili.

Questa sarà molto rapida! Dopo alcuni giorni di tutore con braccio al collo e dopo la rimozione dei punti (10-12 giorni) la fisioterapia può iniziare precocemente, prima con ginnastica passiva, poi attiva. In genere sono sufficienti 20-30 giorni per recuperare una buona articolarità. Per recuperare un buon tono muscolare, in genere, necessitano altri 30 giorni.

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Ortopedia, Artroscopia e PRP